Hyundai ha lanciato sul mercato la prima auto di serie alimentata a idrogeno ix35 Fuel Cell.
Non un semplice prototipo o show car ma un’auto prodotta in serie, nello stabilimento di Ulsan in Corea, che può essere ordinata per flotte aziendali private o legate a enti e organizzazioni.
Il SUV ix35 Fuel Cell è equipaggiato con una struttura di celle a combustibile in grado di fornire una potenza equiparabile ad un propulsore da 136 CV e due serbatoi di stoccaggio di idrogeno con capacità complessiva di 5,64 kg (nascosti alla vista sotto il piano di carico). La percorrenza dichiarata è di 594 km con un singolo pieno, con emissioni limitate al solo vapore acqueo. Il nuovo SUV è stato presentato il 1° Aprile all’autodromo di Monza durante l’evento e-vehicles Fleet Day, la giornata dedicata ai Fleet Manager con la possibilità di testare in pista alcune delle più interessanti vetture ibride ed elettriche presenti sul mercato.
Il SUV coreano è stato rifornito con Idrogeno a 700 bar prodotto da Linde Gas.
|
Stazione di rifornimento delle auto a idrogeno allestita a Monza da Linde
Idrogeno o elettrico?
Quali sono i pro e i contro di una vettura a idrogeno?
Di fatto una vettura a idrogeno ha tutti i vantaggi delle vetture elettriche: silenziosità, sostenibilità, emissioni zero, senza avere i due principali svantaggi dei veicoli elettrici: la limitata autonomia (ca 150 km) e il tempo di ricarica di circa 8 ore.
Ovviamente non sono tutte rose e fiori dato che il limite per lo sviluppo delle macchine a idrogeno, oltre al costo della vettura, è legato alla creazione di una rete di stazioni di rifornimento dove “fare il pieno”.
Ad oggi i costi per la realizzazione di una stazione di produzione di idrogeno ha un costo tra 1,5 e 2 milioni di euro ma saranno certamente molto più bassi nel prossimo futuro o già oggi con sistemi di capacità inferiore.
Per accelerare lo sviluppo di una rete in tempi brevi è importante il il supporto di una politica energetica e di mobilità gestita a livello pubblico. Per abbattere i costi si potrà unire la produzione di idrogeno agli attuali distributori di benzina e gas.
Auto a Idrogeno in Europa
Ad oggi sono oltre 200 le auto a Idrogeno circolanti in Europa, di cui 40 di Hyundai, soprattutto a Londra e Copenaghen che tra l’altro ha lanciato il programma 2025 zero emissioni di fatto dando un forte impulso allo sviluppo di veicoli a mobilità sostenibile.
E in Italia?
Primo a partire è l’Alto Adige, con l’obbiettivo di attivare 24 stazioni di produzione e distribuzione di idrogeno entro il 2020. Non lontano dal casello di Bolzano Sud è in fase di ultimazione un impianto Linde di produzione e distribuzione con un potenziale di 250 metri cubi di idrogeno all’ora, l’equivalente di 650mila litri di benzina, capace di rifornire 50 autobus o mille auto.
L’impianto produrrà idrogeno in modo completamente Green e rinnovabile dato che l’energia necessaria per produrre idrogeno per elettrolisi deriverà da fonte idroelettrica.
Il progetto è legato all‘ ”autostrada a idrogeno” da Modena a Monaco di Baviera, con un distributore previsto ogni cento chilometri.
L’idrogeno è veramente Green?
C’è molta confusione su questo tema e bisogna essere molto precisi per non generare informazioni sbagliate.
Un veicolo elettrico è green? Dipende. Se l’energia elettrica di cui si rifornisce è prodotta partendo da combustibile fossile non possiamo certo dire che è completamente Green.
Lo stesso vale per l’idrogeno.
Ad oggi la maggior parte dell’idrogeno prodotto e commercializzato “viene estratto” dal gas naturale tramite il processo di steam reforming. Questo processo può diventare ecosostenibile se la CO2 emessa viene recuperata e stoccata (Carbon Capture & Storage) oppure se al metano di origine fossile si sostituisce il biogas o altre fonti di biomasse rinnovabili.
Una alternativa è l’elettrolisi dell’acqua. Una tecnologia che richiede notevoli quantità di energia che per essere veramente sostenibile richiede notevoli quantità di elettricità a impatto zero.
Per avere una produzione veramente sostenibile e rinnovabile bisogna partire da energia pulita, ottenuta da fonti rinnovabili quali biomasse, eolica, fotovoltaica o idroelettrica.
Ad oggi la produzione per elettrolisi è costosa e rischia di essere antieconomica se si valuta il solo prezzo finale e non si incorporano tutti i benedici della catena di produzione.
Per poter decollare e sfruttare economie di scala importanti ha bisogno del supporto di una politica energetica lungimirante, ma quando la richiesta aumenterà, si abbatteranno i costi e l’idrogeno prodotto in modo sostenibile sarà una vera realtà e ci darà la possibilità di una mobilità realmente a emissioni zero.